
Palazzo Ducale – Galleria Nazionale delle Marche; Museo Archeologico Lapidario, Museo della Ceramica
Splendida corte rinascimentale, ma anche residenza fortificata rispetto al sottostante piano del Mercatale, raggiungibile attraverso la grande rampa elicoidale ideata da Francesco di Giorgio Martini. Il museo più importante della città è la Galleria Nazionale delle Marche, ospitata all’interno di Palazzo Ducale dove sono custodite opere d’arte dal Trecento al Seicento, ma soprattutto dove splendono alcuni dei capolavori più significativi del Rinascimento italiano. Sia il Museo Lapidario che il Museo della Ceramica sono ospitati presso autonome sale all’interno del Palazzo Ducale.

Oratorio di San Giovanni Battista
L’oratorio di San Giovanni Battista è la sede di una dellenopere più prestigiose della città di Urbino: i grandi affreschi di Lorenzo e Jacopo Salimeni da San Severino Marche, tra i capolavori del “gotico internazionale”. Un ciclo pittorico terminato nel 1416 che ha conservato attraverso i secoli tutta la sua forza originale. Gli affreschi dei fratelli Salimbeni sono ancora oggi una vera scoperta per chi ama lo spettacolo dell’arte, un’esperienza sconvolgente nella Capitale del Rinascimento.
http://oratoriosangiovanniurbino.tumblr.com/

Casa Natale di Raffaello
Il luogo dove egli nacque il venerdì santo 28 marzo 1483, e dove visse i primi anni della sua formazione artistica alla scuola del padre, Giovanni Santi, anch’egli pittore affermato. la casa si è arricchita nel tempo di numerose opere d’arte, frutto della generosa collaborazione di privati cittadini e di pubbliche Istituzioni: al suo interno sono ora esposti dipinti, sculture, ceramiche, arredi lignei, ecc .

Chiesa di San Francesco
Edificata nel XIV secolo in stile romano-gotico é considerata il Panthèon della città poiche accogli le spoglie di numerose persone illustri.

Polo Museale Cattedrale di Urbino (comprende Duomo – Basilica Metropolitana; Museo Diocesano Albani; le grotte del Duomo o Oratorio della Grotta della Cattedrale)
L’itinerario nello straordinario patrimonio artistico dell’Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, è così denominato a ricordo dell’attività mecenatistica della nobile famiglia urbinate di Papa Clemente XI Albani (1700-1721) che ha contribuito ad accrescere il “tesoro della cattedrale” mostrato agli eruditi avventori. La Cattedrale di Urbino, il Duomo, fu eretto dal vescovo Beato Mainardo già nel 1063 per consacrarlo a Maria Vergine Assunta in cielo. In seguito nel XV secolo fu nuovamente ricostruito, ed alla fine del XVIII secolo assunse il suo definitivo stile neoclassico, con la facciata disegnata da Morigia, in netto contrasto con i colori dei mattoni degli altri edifici, ed il campanile edificato proprio in quel periodo. All’esterno della facciata troviamo sette statue di santi tra cui S. Crescentino, patrono della città. ll Museo del Duomo si apre ufficialmente nel 1964 e viene denominato Albani in segno di riconoscenza verso la nobile famiglia urbinate che, oltre ad aver dato i natali a Giovan Francesco Albani (1649-1721), Papa Clemente XI al soglio pontificio dal 1700 al 1721, si era dimostrata particolarmente munifica verso la Cattedrale, contribuendo in maniera determinante ad accrescerne la collezione. L’Oratorio della Grotta, suddiviso nelle quattro cappelle che non presentano più l’ordine liturgico originario, è parte integrante del Museo Diocesano Albani, ospitando una parte della collezione.

Punto panoramico – Fortezza Albornoz – Parco della Resistenza
La mole fortificata, che domina la città dall’alto del cosiddetto Pian del Monte, fu realizzata nella seconda metà del XIV secolo per volontà del cardinale Egidio Alvares de Albornoz, cui si deve la riorganizzazione dei territori marchigiani appartenenti allo stato della Chiesa. La Rocca si trova all’interno del parco della Resistenza: il parco nel 1975 è stato aperto al pubblico in occasione del trentesimo anniversario della liberazione, dedicato alla resistenza.

Gipsoteca – Museo dei Gessi
Il museo presenta una collezione di calchi di sculture antiche concessa dall’Istituto Statale d’Arte di Urbino. I calchi risalgono quasi tutti al momento della fondazione dell’Accademia di Belle Arti delle Marche e vengono usati a scopi didattici. I gessi sono copie di statue del periodo che va dal v sec. a.C. all’età Imperiale.

Laboratorio di Fisica
Storico laboratorio di fisica, istituito già dalla fine del diciottesimo secolo nella città di Urbino. Oggi è un museo di scienza e tecnologia con innumerevoli strumenti di vari settori: acoustica, calore, fisica atomica, elettricità, meccanica, ottica, ecc.

Mausoleo dei Della Rovere – Ex Monastero di Santa Chiara
Sorto per interessamento di Federico da Montefeltro, la cui prima moglie qui si ritirò in clausura nel 1457, il monastero ebbe in Francesco di Giorgio Martini la mente ordinatrice, che ne fece uno dei palazzi più interessanti del Rinascimento urbinate.
L’ingresso attuale corrisponde alla ex chiesa conventuale, a pianta circolare, che venne poi trasformata in mausoleo della famiglia ducale dopo la morte di Francesco Maria I (1538). È sede dell’ISIA (Istituto Superiore Industrie Artistiche).

Mausoleo dei Duchi – Chiesa di San Bernardino
Il Mausoleo dei Duchi si trova a circa due chilometri dal centro storico, nella zona delle Cesane sul colle di San Donato. La tradizione attribuisce la costruzione a Donato Bramante, confermata all’interno da elementi architettonici tipici dell’ architetto, anche se oggi si tende ad attribuire la paternità a Francesco di Giorgio Martini, ed effettivamente dall’esterno la chiesa rivela la mano dell’architetto senese, sia nelle linee generali che nei particolari

Museo dell’incisione Urbinate – Sala Castellani
La Collezione Castellani, situata in una sala di Palazzo Albani, rappresenta il primo tassello per la realizzazione di un Museo dell’Incisione nella città Urbinate. Quella che si delinea per sommi capi negli ambienti dell’Ex Collegio Raffaello è la storia dell’incisione urbinate del Novecento.

Orto Botanico “Pierina Scaramella”
All’interno dell’ Orto Botanico di Urbino, originariamente un grande orto comunicante con il convento di San Francesco, oggi annesso alla Facoltà di Scienze, Chimiche, Fisiche e Naturali dell’Università si trovano circa 2300 tipi di piante.